Giovanni Ansuini – 1° generazione

La tradizione orafa Ansuini nasce all’inizio dell’800 con Giovanni, figlio dell’amministratore delle terre di proprietà del duca Caetani, poco a nord di Roma.
Il padre di Giovanni rinviene per caso alcuni suppellettili e monili etruschi di pregiata fattura e ne sa curare il recupero con tanta abilità che il duca decide di affidargli la direzione di tutte le operazioni di scavo nella Tuscia. Giovanni Ansuini si appassiona all’arte del restauro e della riproduzione dei preziosi e in seguito all’incontro con i fratelli Castellani (la cui collezione orafa è oggi custodita al museo nazionale etrusco di Villa Giulia, a Roma) impara a lavorare i metalli e le pietre preziose. Sono anni particolari per l’Italia, a Roma fervono speranze di rinnovamento, di indipendenza dallo Stato Vaticano.
Nel 1849 la città insorge, il Papa abbandona San Pietro e si rifugia a Gaeta, viene proclamata la Repubblica Romana. L’indipendenza dura meno di un anno, i francesi inviano un’ armata a sostegno del Papa ripristinandolo al governo. Giovanni, che aveva aiutato la causa della Repubblica Romana, dovette nascondersi, e con il sostegno del duca Caetani, si trasferisce a Parigi. Lì perfeziona le sue capacità negli atelier di gioielleria francesi, proiettandosi in un ambiente artistico internazionale e apprendendo lo stile della gioielleria Francese.
E’ nel 1860 che, tornato a Roma, Giovanni apre una bottega orafa in Piazza Navona. Grazie all’accuratezza dei suoi lavori e all’eleganza delle forme apprese in Francia, si moltiplicano le commissioni provenienti dalla nobiltà romana.
